IN BRODO DI GIUGGIOLE
Oggi dedico la mia πΉππππππ “πͺπππ΅πππππ” alla metΓ padovana che Γ¨ in me. Mi spiego: qualche giorno fa mia mamma mi ha mandato alcune foto del giuggiolo che cresce rigoglioso nel giardino di mia nonna ed ecco che mi Γ¨ venuta l’idea per l’articolo di oggi.
Mi Γ¨ sempre stato raccontato da mia mamma che quando abitava sui Colli Euganei con i miei nonni aveva un albero di giuggiole (“sisoe” in padovano) in giardino.
In effetti il giuggiolo Γ¨ un albero molto diffuso sui Colli Euganei e addirittura Γ¨ il simbolo dell’antico borgo medievale di ArquΓ Petrarca. Le origini del giuggiolo, perΓ², le ritroviamo in Oriente, in particolare in Cina, dove venivano usate come rimedio naturale nella medicina tradizionale.
Le giuggiole sono molto ricche di vitamina C e di vitamine del gruppo B, ferro, calcio e fosforo. Possono essere consumate sia fresche sia essiccate.
In Cina vengono preparati degli infusi a base di giuggiole come rimedio in caso di insonnia e ansia, sfruttando la loro azione calmante. Le giuggiole essiccate hanno proprietΓ antisettiche e analgesiche, quindi vengono utilizzate per creare rimedi contro affezioni delle vie respiratorie. Sono un ottimo rimedio antinfiammatorio e svolgono la loro azione benefica per il fegato e per l’apparecchio gastrointestinale.
E ora senti qua… avrai sicuramente sentito questo detto “Andare in brodo di giuggiole”, vero? Sapresti dirmi cosa significa?
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